Il profumo ideale per un viaggio… che non finisce mai

Dedicato agli “spiriti vagabondi” amanti dell’avventura e dei misteri dell’ignoto, Wonderlust di Michael Kors è un profumo che mixa in modo originale sentori delicamente gourmand alla florealità speziata del garofano. A illustrare il progetto in esclusiva per Allure, lo stilista insieme alla creatrice del jus, Trudi Loren, che coglie l’occasione per spiegare i segreti di un naso di fama internazionale.


Quando si è resa conto di avere “talento per le fragranze”?

TL Ho scoperto il mondo delle fragranze in modo casuale. Dopo la laurea in biochimica, ho iniziato a lavorare come chimica analitica e sono stata sottoposta a un piccolo test, ottenendo probabilmente un punteggio molto elevato perché hanno immediatamente iniziato a darmi lezioni di profumeria.

In che occasione ha deciso di diventare un naso professionale?

TL Nell’istante in cui mi hanno presentato il mondo delle materie prime, ho capito che desideravo dedicarmi allo sviluppo dei profumi.

Ci sono azioni che il creatore di profumi non può compiere o che deve evitare per non perdere il suo “tocco?”

TL È assolutamente importante evitare il raffreddore! Questa è la cosa peggiore che possa capitare e, quando capita, posso dedicarmi solo a lavori d’ufficio e meeting. Devo aspettare che sia passato prima di continuare con lo sviluppo delle fragranze. Evito anche di mangiare aglio o cibo abbondantemente fragrante affinché la mia pelle rimanga relativamente priva di profumi.

Quanto tempo occorre normalmente per ideare una fragranza?

TL Un progetto importante richiede circa diciotto mesi, che si riducono a due-tre per le fragranze in edizioni limitate o stagionali. Dopo la fase di sviluppo, il jus è sottoposto a controlli rigorosi, mirati a garantirne il pieno gradimento da parte dei consumatori e, successivamente, a test tecnici che assicurano sicurezza, aspetto sanitario e stabilità del prodotto.

Esistono note olfattive che non le piacciono? E, al contrario, quali sono le sue preferite?

TL Sì, ma devo sempre lasciare in disparte le mie preferenze personali a favore di ciò che è corretto per il progetto, il designer e il consumatore. Adoro la famiglia dei cipriati cui appartengono legni, muschi e fiori dai sentori ricchi ma questa famiglia olfattiva non è un best seller universale, quindi non sempre ho la possibilità di lavorare su questo tipo di profumi.

Le sfide maggiori nel creare una fragranza?

TL Riuscire a equilibrare le preferenze dei consumatori di tutto il mondo con il Dna olfattivo di ciascun designer e coniugare l’insieme con la visione del marketing. Quando si sviluppa una fragranza che sarà lanciata in tutto il mondo, si deve creare una sinergia armoniosa fra molti elementi coinvolti.

Qual è il suo profumo preferito per eccellenza (creato da lei o da altri)?

TL Diva di Ungaro. Non so se sia ancora sul mercato, ma è quello che ha fatto sbocciare il mio amore per la famiglia dei cipriati.

Nota particolari tendenze nel mercato dei profumi per questa stagione? Ci sono sentori più diffusi di altri?

TL Il mondo delle fragranze vive di cicli continui ed è molto influenzato dai fattori socio-economici di carattere mondiale. In questo momento di incertezza planetaria, il consumatore si rivolge a profumi classici o nuovi caratterizzati da qualità e autenticità.

Cosa pensa delle fragranze realizzate da personaggi famosi? È mai stata coinvolta in un progetto di questo tipo?

TL Le fragranze delle celebrità non sono una novità nel settore. Oltre venti anni fa, abbiamo assistito alla medesima esplosione di profumi di personaggi famosi, quali Elizabeth Taylor, Catherine Deneuve, Gabriella Sabatini e quelli ispirati alla serie televisiva Dallas. Il problema di questi jus è che sono legati all’immagine e alla popolarità del personaggio in questione e se queste calano o si affievoliscono, la linea ne soffre le conseguenze. Quindi richiedono un continuo rinnovo degli scaffali. Non è un’azione valida per la costruzione e il consolidamento del marchio

I profumi hanno una scadenza. Quali sono i principali fattori che incidono sulla loro durata e, qual è il posto migliore per conservarli?

TL La vita media di un profumo è di circa tre anni, anche se molto dipende dal tipo di Jus e di ingredienti usati. Dopo un certo tempo, gli oli si disgregano, il colore può diventare più scuro e il profumo più acidulo. Questa reazione è nota come ossidazione. Solitamente le note di testa sono le prime a decomporsi poiché volatili e delicate. I profumi più leggeri e freschi, gli agrumati e i floreali tendono ad avere una durata inferiore mentre quelli più ricchi, silvestri o orientali sono più longevi. Il modo migliore per prolungarne la vita è di conservarli in un luogo fresco e non esposto alla luce solare. Il posto ideale è il frigorifero. Infine, si deve ricordare di chiudere bene i tappi dei flaconi per prevenire l’evaporazione dell’alcol e l’esposizione all’aria.

Quale profumo è più orgogliosa di avere creato e perché?

TL Questa domanda è simile a quella riguardo quale figlio si ama di più... Ogni fragranza occupa un posto molto speciale ma quelle che assorbono più impegno e richiedono più attenzioni per ogni ingrediente sono particolarmente speciali.

A proposito di fragranze speciali veniamo a Wonderlust. Che cosa la distingue dalle altre della stessa famiglia orientale-floreale-gourmand?

TL La maggior parte utilizza la vaniglia o ingredienti dai toni caramellati per creare le note gustose. In Wonderlust abbiamo puntato sul latte di mandorle per la sua cremosità al sapore di nocciola che si contrappone stupendamente alla florealità speziata del garofano.

Cosa caratterizza l’aspetto gourmand di questo profumo?

TL La raffinatezza e il glamour. Michael dice che “nessuno vuole avere l’odore della crème brûlée”, quindi abbiamo dovuto ottenere questo effetto senza eccedere con la dolcezza.

Qual era la visione di Michael Kors per Wonderlust e come siete passati dalla visione alla messa a punto della composizione?

TL Michael voleva esprimere sensazioni di avventura, romanticismo e spontaneità. Il mio lavoro consiste nel tradurre la sua visione in sensazioni olfattive. Ho iniziato evocando la luminosità e la vivacità della spontaneità con accordi di pepe rosa e anice stellato nelle note di testa. Avevamo anche bisogno di interpretare l’idea del romanticismo, dell’idillio. Sovente a questa emozione si associa il rosa e, anziché ricorrere alle tradizionali rose di questo colore, abbiamo inserito il garofano che ha diffuso nella fragranza sfumature rosa e viola dalla florealità speziata. L’avventura nasce dallascoperta dell’ignoto e siamo andati in località esotiche come Tailandia e Laos per trovare il benzoino del Siam. Naturalmente, l’entusiasmo e le aspettative che accompagnano un’avventura creano un’innegabile impulso irrefrenabile verso altre avventure, interpretato, a sua volta, con una nota esclusiva di latte di mandorle che pervade la composizione di fascino con il suo particolare aspetto gourmand.

Michael, perché ha scelto questa costruzione per la fragranza?

MK È risaputo che mi piacciono i profumi floreali e agrumati, ma penso che esista un certo fascino anche in elementi lievemente dolci, come la vaniglia. È una combinazione inattesa ma sempre ricca di eleganza.

Cosa significa Wonderlust per Lei?

MK Vuole ispirare romanticismo e avventura ed evocare la sensazione che tutto può succedere.

Perchè l’ha chiamata così?

MK Naturalmente ho giocato sul termine “wanderlust” (spirito vagabondo). Ma il suo fine va oltre la destinazione, riguarda il viaggio in sé.

La bottiglia è luminosa e dai colori degradanti con tocchi di oro e rosa fenicottero.Qual è l’importanza di questi toni nella sua moda, e in che modo una combinazione cromatica evoca lo spirito Wonderlust?

MK I colori sono ispirati allo spirito libero di una fuga improvvisa: ricordano un favoloso tramonto su un’isola. L’oro è da sempre parte delle mie creazioni. E mi piace il rosa perché è delizioso e affascinante. Il profumo in sé ha un carattere molto retrò con un tocco di modernità.

Quale icona famosa del passato e del presente rappresenta lo spirito Wonderlust?

MK Del passato, Lauren Hutton e Ali MacGraw, una delle prime vere jet-setter. E del presente, penso evochi le donne avventurose, appassionate come Lily Aldridge e Kate Hudson.

Quando e dove una donna Michael Kors dovrebbe indossare questa fragranza?

MK Dovrebbe indossarla ogni volta che desidera sentirsi sicura, sexy e pronta a tutto. Con una goccia dietro le orecchie o sul retro delle ginocchia.