Trend 2015 Cosmetici anti inquinamento

Autore: Daniela Giambrone

Trend 2015 Cosmetici anti inquinamento

Da una recente ricerca Mintel emerge che il mondo cosmetico globale sta acquisendo sempre più consapevolezza sui rischi ambientali per la salute. Di qui l’immissione sul mercato di prodotti che risponderanno a quella che sarà la richiesta più forte dei consumatori nel 2015: proteggersi dagli effetti dell’inquinamento.


A marzo 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che l’inquinamento dell’aria rappresenta il rischio ambientale più alto per la salute dell’uomo. Il particolato fine sta infatti causando numerosi casi di asma e attacchi di cuore. Secondo il Blacksmith Institute - l’organizzazione internazionale non profit che si impegna nella soluzione dei problemi legati all’inquinamento e alle sue conseguenze sulla salute - sono 8,4 milioni le morti provocate dall’inquinamento ogni anno, più di Aids, malaria e tubercolosi.

In particolare, la salute della pelle risulta minacciata sia da agenti ambientali (sole, vento, umidità, inquinamento dell’aria, smog, siccità, freddo, cambi climatici) sia dallo stile di vita che si conduce (fatica, attività fisica, aria condizionata, riscaldamento centralizzato, fumo, stress, mancanza di sonno, diete, ritmi frenetici). Dati di una certa rilevanza se si pensa che il numero di consumer con uno stile di vita cittadino è in continuo aumento in tutto il globo, con la previsione di triplicarsi entro il 2030.

Trend 2015 Cosmetici anti inquinamento

Molti di loro stanno raggiungendo una consapevolezza e una sensibilità ai problemi ambientali elevata, per questo si stanno orientando sempre più verso prodotti beauty che li difendano dall’impatto dell’inquinamento. E le aziende non si fanno cogliere impreparate. Rispondono infatti con nuovi lanci che proteggono e riparano, riposizionano prodotti già usciti, elaborano concept green, studiano come abbinare sempre più ingredienti naturali a tecnologie cosmetiche avanzate.

Mentre a livello di strategia marketing puntano su focus quali uno stile di vita sano, il detox e la rimessa in forma, l’ecofriendly. La ricerca Shielding against the impact of pollution, stress and UV condotta da Mintel e presentata a novembre scorso durante In-cosmetics Asia a Bangkok fornisce alcuni dati interessanti in proposito.

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L’industria beauty guarda all’ambiente

Emmanuelle Moeglin, global fragrance and colour cosmetics analyst presso Mintel, dichiara: “A mano a mano che cresce la consapevolezza degli effetti dell’inquinamento, si nota una maggiore produzione di referenze che proteggono da tali effetti. Un fenomeno trasversale rispetto a Paesi, categorie di prodotto, fasce di età e genere. Con l’aumento di consumer che conducono uno stile di vita più metropolitano, ci aspettiamo di vedere parallelamente una crescita di prodotti beauty e personal care che si caratterizzano per claim con una terminologia più specifica riguardo le origini e la composizione degli inquinanti”.

Una previsione che si sta già concretizzando in particolare nella regione Asia-Pacifico: nel biennio 2011-2013 c’è stato un incremento del 40% di prodotti beauty e personal care che dichiarano claim anti inquinamento, mentre i nuovi lanci centrati su questo aspetto sono passati dal 22% del 2011 al 27% del 2013. La ricerca Mintel segnala che molti consumatori localizzati in quest’area desiderano, letteralmente, lavare via gli effetti dell’inquinamento che li circonda, perché il numero di saponi e bagnoschiuma che promettono un’azione in questo senso sono cresciuti del 63% fra il 2011 e il 2013.

Anche i prodotti tricologici pensati per lo stesso intento sono cresciuti del 61%, mentre i lanci skincare nello stesso periodo sono aumentati del 46%. Se la regione Asia-Pacifico è quella che ha registrato la crescita maggiore di questo trend, l’interesse per la difesa dai danni dell’inquinamento è aumentato a livello globale. Fra il 2011 e il 2013 c’è stato infatti un incremento del 10% nel numero di prodotti beauty lanciati con questo claim, di cui il 60% sono saponi e bagnoschiuma, il 31% prodotti per capelli e il 22% skincare.

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Skincare. Nuovo trend

L’attenzione dei consumatori sui rischi dovuti all’inquinamento cresce a livello globale. Il 30% dei consumatori US di skincare si preoccupa degli effetti ambientali sulla pelle. Il 22% delle donne UK sceglie skincare per il viso per proteggersi dall’inquinamento, considerata la terza motivazione all’uso dopo il miglioramento della texture (35%) e rendere l’incarnato luminoso (22%). Il 41% delle donne cinesi è preoccupato dall’inquinamento. Il 90% dei consumatori francesi di skincare concorda sul fatto che lo stile di vita abbia un forte impatto sulla pelle. Il 73% dei concorda sul fatto che i cosmetici possano migliorare le condizioni della loro pelle.

Con questi dati Mintel dimostra che lo skincare è il segmento di mercato più promettente per il trend, con il 3,7% di nuovi lanci a livello globale nel 2013 (3,2% del 2011). I prodotti per gli occhi lanciati con questo claim nel 2014 sono arrivati al 7,2% partendo da un 3,9% nel 2012. Alla protezione anti inquinamento si accompagna un altro plus cosmetico in aumento nello skincare, ovvero il fattore di protezione UV. Nel 2013 i lanci globali con questo focus sono stati il 15,4%.

Guardando al futuro, la popolarità di questo posizionamento sembra crescere dato che nel 2014 è salito al 16,4%. In questo contesto, le aziende internazionali si stanno muovendo su più fronti.

Simple, marchio leader della cosmetica UK, presenta i suoi detergenti e idratanti come antidoti alla vita stressante della città.

Avon, brand statunitense, ha lanciato E-defence, la cui formula è stata pensata anche tenendo conto di uno studio sulle polveri fini presenti nell’aria cittadina. • Max Factor ha indetto il concorso “Smog Busters” per invitare le donne cinesi a postare immagini del loro make up migliore indossando la mascherina anti-smog.

Dior e Helena Rubinstein hanno lanciato campagne digitali per sensibilizzare al problema del particolato.

Clarins attira l’attenzione dei consumer sul tema con una campagna anti inquinamento e con prodotti dedicati: gli ombretti Eye Quartet Mineral Palette, per esempio, contengono un ingrediente attivo per la difesa del contorno occhi dai radicali liberi e dall’inquinamento.

Neutrogena sta incoraggiando i consumer di Singapore a usare una protezione solare anche nei giorni nuvolosi.

Innisfree raggiunge il suo target con un approccio emozionale che ha il suo concept forte nel paradiso naturale di Jeju, luogo di origine dei suoi ingredienti.

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Cosmetica. Preview 2015

Mintel sostiene che la fascia di consumatori più consapevole dell’inquinamento e delle emissioni diventerà un key target nella cosmetica 2015. Richard Cope, senior trends consultant presso Mintel, dichiara: “Nel 2015 l’inquinamento diventerà un punto chiave per la comunicazione beauty. L’industria cosmetica sta sensibilizzando i consumatori verso gli effetti visibili e immediati dell’inquinamento sulla persona.

Come conseguenza, ci aspettiamo un aumento di prodotti con claim contro il PM2,5, ovvero il particolato fine in grado di penetrare nei polmoni. Inoltre, i consumatori stanno già adottando app che verificano le credenziali ambientali dei prodotti, pertanto molte aziende diventeranno più trasparenti”. Nel prossimo futuro Mintel si aspetta claim sempre più focalizzati sulla terminologia anti inquinamento, con una comunicazione chiara sull’origine e sulla composizione chimica dell’inquinamento, avvalorata da certificazioni di organizzazioni autorevoli. I prodotti spazieranno attraverso ogni tipo di protezione, creando formule con elementi naturali che agiscono sia internamente sia esternamente.

Diventeranno personalizzabili, per rispondere alle condizioni ambientali quotidiane. Saranno accompagnati da device, programmi digitali, app mobili per misurare quotidianamente le condizioni dell’aria e ridurre l’esposizione all’inquinamento.